giovedì 11 luglio 2013

Two minds without a single thought


L'altra sera cercavo di analizzare e catalogare tutte le Immagini salvate nel mio portatile e dopo aver dato un senseo a quei 76 GB di foto, mi sono imbattuto nella cartella "Varie". Questa raccoglie un pò tutto, locandine di film, celebri dipinti, atleti in azione, tramonti delle varie località del mondo, personaggi famosi.. insomma immagini scaricate di internet perchè per un qualche motivo, in un certo istante, mi hanno colpito.
Tra le tante ho trovato questa.


Mi sono fermato ad osservare questa foto ed in un lampo mi son balzati in mente un'infinità di ricordi legati alla visione delle esilaranti scenette recitate da questi due geni. Ora, io di questi due qui, ho visto, penso, quasi tutto quello che si poteva vedere ma non ricordo mai chi è Stanlio e chi è Ollio. Mi capita la stessa cosa per altri casi, come: Albume e tuorlo, chi è il bianco?; anione e catione, quale tra i due è quello positivo... Sono tutte cose che si sanno però lì per lì ti lasciano un pò perplesso. Dopo essere andato in salotto e aver sfogliato 3 dei 15 volumi della Grande Enciclopedia Italiana, sono riuscito a ricordare chi fosse Stanlio e chi Ollio. 
Questo, ossia che ho sfogliato l'enciclopedia,ecc.. , sarebbe stato quello che avrei detto ad una qualche persona per scherzare e fare un pò il simpatico. In realtà sono andato a controllare su Wikipedia. Non ho nemmeno un salotto. 
Leggendo mi son ricordato che avevo esplorato quella pagina almeno altre 3-4 volte in precedenza.
Tra le tante cose  si accenna al perchè della loro pronuncia storpiata e si spiega come si trattasse di una trovata casuale. Quando uscì il loro primo cortrometraggio il doppiaggio in lingue straniere non era ancora stato inventato. Si pensò allora, per non perdere il mercato estero, di far ripetere ogni scena cinque volte: inglese, francese, tedesco, spagnolo e italiano. Ad ogni sequenza gli attori secondari venivano sostituiti con altri di lingua diversa, mentre Stanlio & Ollio erano via via costretti a recitare nelle varie lingue (a loro sconosciute) leggendo le battute sul teleprompter posizionato dietro la macchina da presa. Questa si rivelò un'idea davvero geniale perchè ne venne fuori un effetto involontariamente comico. I due tendevano a storpiare le parole, invece di dire "stupido" dicevano "stupìdo", al posto di "automobile" dicevano "automobìle". Si decise in seguito, quando fu inventato il doppiaggio, di conservare questo loro modo di parlare poichè li rendeva unici per tutti gli spettatori non anglofoni.
Leggendo questo aneddoto mi sono tornate in mente le parole di un giovane Designer italiano, che qualche mese fa tenne una conferenza nella nostra Facoltà. Egli, Responsabile dello sviluppo dell'intera carrozzeria della F12 Berlinetta, parlando dei vari successi e fiaschi della storia dell'automobile, ci parlò dei primi modelli, quelli storici, di Fiat 500 e Mini Cooper. Ci raccontò come quei modelli, le loro carrozzerie, furono concepite in quel modo perchè i processi produttivi e tecnologici disponibili all'epoca imponevano quelle scelte al fine di avere un auto economica e quindi contenere i prezzi al pubblico. In poche parole, i fari rotondi della 500, il suo cofano avvolgente, le giunzioni in vista della Mini Cooper ed il suo tettuccio piatto, erano funzione della tecnologia disponibile di quei anni e non conseguenza di scelte dettate dal Design. Quelli che all'epoca erano dei limiti, negli anni sono diventati i veri e propri tratti caratteristici e distintivi di questi due modelli ed a questi le persone si sono affezionate. Anche se al giorno d'oggi la realizzazione di questi "tratti" non è pìù così economica, i nuovi modelli di 500 e Mini li riprendono e su questi basano la loro capacità di richiamare subito alla mente il modello storico.
Questi aneddoti, doppaggio Stanlio & Ollio, 500 e Mini, mi hanno dato un sensazione di Ottimismo. Le idee migliori nascono nei momenti di crisi, quando abbiamo vincoli e limiti da rispettare o quando le risorse sono poche,è in questi frangenti che ci sforziamo di più e la nostra inventiva e genialità vengono fuori al meglio.
Tornando alla foto.. Stanlio, nel motto dell'associazione "I figli del deserto", si riferiva a loro due affermando: "Due menti senza un singolo pensiero ".
La verità è che le commedie di Stanlio e Ollio vengono ritrasmesse dopo poco meno di un secolo dalla loro registrazione e la loro visione genera la stessa meraviglia della prima volta. Sono buffi, complici, simpatici, sbadati,  a volte complementari altre volte opposti. Sono Amici. Si cacciano nelle situazioni più improbabili e quando uno fa un danno,quasi sempre il solito, l'altro lo rimprovera, sempre nello stesso modo ("Stanlio, sei sempre il solito stupìdo" oppure "Ecco, mi hai cacciato in un altro bel guaio"), ma tanto il primo non capirà. Passeranno tutta la loro vita così.
Fanno ridere fino a far venire voglia di piangere, perchè sono Belli. E non chiedetemi di definire "Belli". Non vi capita mai, di fronte ad un bel dipinto, nella lettura di un passo di un libro, in una scena di un film, di fronte alla facciata di un monumento.. di voler esplodere in un pianto per quanta sia la bellezza e l'indescrivibilità di ciò che i nostri occhi guardano? "Belli" racchiude tutto, ed è indefinibile. Si dice "Belli" giusto per non restare in silezio, perchè solo il silenzio renderebbe l'idea dello spettacolo cui si sta assistendo. 
Aveva ragione Stanlio, erano due menti senza un singolo pensiero. Erano due uomini di cuore.


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