mercoledì 4 dicembre 2013

Metti una sera a cena...a lume di smartphone!

"Metti una sera a cena", un'opera teatrale di qualche tempo fa tradotta, come spesso accade, anche nella versione cinematografica, e diventato praticamente un motto di quello che potrebbe succedere partendo da qualcosa di semplice come una cena (anche se nel film discorsi morbosi e amori dello stesso genere si susseguono!).
Beh, questo una volta... 
Al giorno d'oggi, nell'era delle torce, chi compra più le candele? E al giorno d'oggi, quando lo svita-avvita di un vano batterie fischia ancora come una volta, quando due manate ben assestate alla pila la fanno ancora ripartire più brillante di prima, basta un quadratino di pochi pixel quadri di area; eh già, le app sui nostri smartphone hanno sostituito davvero tutto! 
Le app...io prima dell'avvento dei vari Galaxy, Optimus, Nexus nella vita di tutti i giorni, al sentir nomi del genere mi sarei riferito alla mia macchina incitandola alla trasformazione e allo schieramento con Bumblebee per paura di una guerra spaziale! E il termine "applicazione" era prerogativa solo delle maestre, della serie "suo figlio è bravo, intelligente, ma manca di applicazione" (alcuni dicevano la famosa frase "è bravo ma non si applica", che al livello scolastico ha la stessa fama del "le faremo sapere" on stage).
E ora?
E ora siamo pieni di app, giriamo per le città d'arte stando seduti sul divano, ci informiamo senza andare a prendere il caffè al bar per "scroccare" il giornale, ci vestiamo secondo Accuweather senza aprire la finestra, abbiamo amici su Facebook da far invidia alla De Filippi, cinguettiamo come nidiate di pulcini, controlliamo il traffico su Google Maps prima di andare a buttare l'immondizia...
Da piccolo, quando azzeccavo il titolo di una canzone con poche note era "Sarabanda", adesso mi chiamano "Shazam"; gli allergici ringraziano se la polvere non si accumula su Wikipedia, i fruttivendoli sono incazzati neri per le persone che con le sciabole gli sfasciano i banconi ;) . 
E poi? E poi salta la luce con tutta questa elettronica in casa e cosi pochi kW. E allora ecco, slide, unlock, torcia, taaaaaac, fiat lux! Solo che tutto questo succede a tavola, durante quella che una volta sarebbe stata una cenetta romantica. L'app torcia sostituisce le mille strane forme della cera, la poca durata della batteria dello smartphone dà il cambio al timer d'amore che era lo svenire della fiamma, seduti intorno ad un tavolo con tante prelibatezze che grazie a Giallozafferano sono divenute realtà in 3d, con lo sfiorarsi delle mani che troppo somiglia ad uno scambio NFC, in un incontro nato tutto da uno scambio di poke e amicizie su Facebook. 
Ridatemi, ridatemi il lume di candela, fosse anche per una sera! 
Fatemi ancora vedere la luccicanza negli occhi di chi ho di fronte, fatemi ancora sperare che quella candela duri tanto, e che duri poco. 
Vi prego. 
Per le email c'è tempo dopo, non fumo io.



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