domenica 7 dicembre 2014

1 messaggio ricevuto

Nelle ultime settimane si è molto discusso riguardo la novità introdotta da WhatsApp, ossia quella di sapere quando il proprio messaggio è stato letto o meno.
In moltissimi si sono indignati, forse pensando che da quel momento in poi sarebbero stati costretti a rispondere immediatamente perchè il mittente avrebbe visto che loro il messaggio è stato visualizzato.
Personalmente la notizia mi ha lasciato abbastanza indifferente. Credo che occorra del tempo per rispondere ad un messaggio, vuoi per gli impegni, vuoi perché ci vuoi riflettere e selezionare le parole più adatte. 
Sono profondamente convinto che la messaggistica istantanea abbia ridotto, abbondantemente, la qualità delle conversazioni. Nota bene, non voglio affrontare un discorso del tipo: "Ai miei tempi, quando c'erano gli sms...", assolutamente no, provo a spiegarmi.

Mi sono avvicinato al "mondo degli sms" alle medie. Non avevo il cellulare quindi usavo quello di mio padre. Ricordo che con Wind i messaggi costavano 200 Lire però non li pagavi uno ad uno ma al decimo sms inviato ti venivano addebitate 2000 Lire. 
Uno potrebbe dire:"Ah ma 200 Lire, cosa vuoi che siano?". Cosa vuoi che siano?!? 200 Lire equivalevano a 2 Goleador, 4 caramelle Fritz oppure 4 gomme da masticare con le minifigurine dei calciatori. Può sembrare banale ma è tutta qui la differenza. Prima i messaggi si pagavano, tutti. Anche oggi si pagano, ma quanti di voi mandano ancora un sms? Se li mandate è perché in ogni caso sono compresi nel vostro piano tariffario, quindi gratis. Ovviamente tutti quanti adoperiamo WhatsApp, Viber.. perchè sono gratis. 

Si era costretti ad inserire un messaggio, un sentimento, un'emozione, uno stato d'animo... una dichiarazione d'amore in 160 caratteri. Questo vincolo ha indubbiamente incrementato le nostre doti di sintesi ed il nostro lato poetico ma, cosa più importante, ci ha costretto a ragionare e pensare prima di scrivere o rispondere ad un messaggio. Si doveva inserire un concetto importante in un sms (quando proprio era importantissimo si sforava e se ne mandavano due o tre).
Oggi ci si sente quasi obbligati a rispondere immediatamente ad un messaggio e di conseguenza le conversazione scorrono veloci, senza controllo e senza quelle pause necessarie per comprendere meglio il tipo di conversazione. In questo modo le conversazioni hanno perso tanta qualità.

In passato, con gli sms, quando volevi dichiararti ad una ragazza, scrivevi il tuo messaggio, lo cancellavi, lo riscrivevi e forse ne eri più soddisfatto. Poi lo rileggevi ma non ti piaceva quindi lo cancellavi di nuovo. "Glielo metto lo smile? Dai si, lo metto. Ma no, meglio di no, poi consumo 3 caratteri e non riesco a finire la frase. Va bene, metto lo smile però tolgo tutti gli spazi."
Potevano passare decine di minuti prima di aver trovato la versione ottimale. Poi, travolto da qualche secondo di pura follia, inviavi il tuo sms. Successivamente aprivi la cartella dei messaggi inviati ed eri capace di rileggere ciò che avevi scritto fino a che non arrivava la risposta.

Ed è qui il bello. Non avevi la certezza che il messaggio fosse arrivato e tanto meno la certezza che fosse stato letto. A volte aspettavi ore. 
"Le sarà arrivato? L'avrà letto? Oddio, e se l'ha letto, cosa pensa? Perché non risponde? Forse non vuole rispondermi, lo sapevo che era un messaggio troppo stupido"

Quell'attesa lì, nell'incertezza della consegna del messaggio e della conseguente lettura da parte del destinatario, era tremendamente dolce.





E voi? Vi sentite in obbligo di rispondere oppure vi prendete il vostro tempo?


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