venerdì 17 gennaio 2014

Blog??? Blo...che???

Questo post è un po’ particolare, in quanto potrebbe servire da risposta a quanti si chiedono: ma perché tenere un blog?

Da wikipedia: “Nel gergo di Internet, un blog è un particolare tipo di sito web in cui i contenuti vengono visualizzati in forma cronologica. In genere un blog è gestito da uno o più blogger che pubblicano, più o meno periodicamente, contenuti multimediali, in forma testuale o in forma di post, concetto assimilabile o avvicinabile ad un articolo di giornale. Il termine blog è la contrazione di web-log, ovvero "diario in rete".”

Ok, la cara vecchia Wiki ha sempre una risposta per tutto, e la definizione più scolastica di un blog è proprio questa.
Al giorno d’oggi la rete è popolatissima di questi particolarissimi siti, vuoi perché in questo modo si riesce a coltivare la passione della scrittura in forma estemporanea, vuoi perché ad oggi potrebbe essere un ottimo metodo per affacciarsi ad una professione giornalistica, o addirittura per fare qualche soldino in più.
Più di una volta, per quanto mi riguarda, ho notato che i blog “specifici”, ossia quelli di fotografia, i fashion blog, make-up blog, techno-blog, ecc… riscuotono un successo clamoroso, soprattutto perché hanno avuto la capacità, la voglia, il tempo e il denaro per investire nella coltivazione di una passione che ormai è diventata un lavoro.
Però…

“Il termine blog è la contrazione di web-log, ovvero "diario in rete".”

Forse proprio questa parte di definizione serve a capire perché io, e noi, “non ci stiamo”.
Chi di noi, in un diario, scrive recensioni di prodotti? Oppure recensioni di film? Penso proprio nessuno…
Il diario rappresenta l’appendice del cuore, un modo per scaricare l’energia racchiusa nei battiti che qualcosa o qualcuno istantaneamente provoca in noi. Il flusso della scrittura segue quello del sangue, i pensieri e le riflessioni, i sentimenti più forti salgono dal cuore al cervello facendo su e giù continuamente, come un ascensore impazzito. Ecco il blog è qualcosa di più simile all’ascensore di Willy Wonka J .
Tutto ciò che proviamo, che ci fa battere il cuore, successivamente ci fa riflettere, e nella maggior parte di noi questa riflessione rimane chiusa in noi stessi, fin quando dopo una serie di rimbalzi si ferma, come una di quelle palline con cui giocavamo da piccoli. Quelle meravigliose “palline rimbalzine” ci facevano molto molto divertire, e penso rappresentino il più bel paragone con un blog.
Immaginate di tirare a terra una pallina di quelle con tutta la forza che avete, in un ambiente aperto.
La pallina tocca terra, parte verso l’alto in modo portentoso…e dopo un po’ si perde, va a finire chissà dove, e non la ritroviamo più… però che forza quando è partita, peccato non poterla ritrovare…
Ecco, ora immaginate lo stesso tiro, ma al chiuso. La pallina parte, va in alto, e comincia a rimbalzare all’impazzata, in tutte le direzioni, e chiunque si trovi a passare di fronte ad una vetrata che affaccia su questa stanza potrà osservare tutti i divertentissimi rimbalzi che la pallina fa. La cosa più bella, poi, è che la persona oltre il vetro potrebbe anche entrare a giocare con noi, attirata dalla bellezza di quel gioco…
La pallina rimbalza dal cuore alla testa, dalla testa al cuore, e siccome riusciamo a tenerla controllata ogni suo cambio di direzione e sotto il nostro controllo. Se decidiamo ,poi, di permettere a qualcuno di vedere quanto ci stiamo divertendo ecco che nasce il blog, ecco che il lucchetto del diario si spacca di fronte alla voglia di comunicare ciò che proviamo.
Io non sono mai riuscito a tenere un diario, non ho mai avuto la costanza della scrittura in questa modalità. Scrivo tanto, ho sempre amato farlo, ma probabilmente avrei sofferto della “paralisi da pagine bianche”, quella che ti prende durante il compito in classe, e che prende chiunque ami la lettura e voglia cimentarsi nello scrivere; qualsiasi cosa pensiamo è sempre banale, mai nuova, “ma chi dovrebbe mai leggerla” e via così con tutti i pensieri che ci frullano in testa mentre manteniamo la penna sospesa sul foglio bianco.
Ricordate sempre che il cuore ha un vocabolario infinito, ed è proprio per questo che sono nati i neologismi. Non abbiate paura di scrivere ciò che provate, anche fosse un punti linea modello Morse dei vostri battiti cardiaci.
Uno sguardo, un film, una carezza, un déjà-vu, un bacio, una scenetta, una serata fra amici, un cellulare particolare, un fatto storico…qualsiasi cosa vi faccia deviare dai soliti BPM crea una maggiore energia in voi, e la potete sfogare sui tasti di un pc, o nell’inchiostro di una biro.
Questo è quello che facciamo noi. Aspecifici, fuori dal tempo, sentimentali, critici, romantici, amanti di tutto…
Il nostro è un blog che fotografa ciò che i nostri occhi vedono e ciò che il nostro cuore sente e rendiamo partecipi gli altri di tutto questo, e se qualcuno di voi scopre qualcosa di bello o di brutto grazie a noi, beh, il nostro obiettivo è stato raggiunto.


Nessuno nasce scrittore, ma tutti nascono umani.





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