Lo specchio riflette
un sorriso,
la gioia del vero bambino.
Le scarpe piene di fango,
la testa bagnata, sudata,
di chi per raggiungere un sogno
inizia a correr da ora.
Ti guardi,
e senti di essere il centro,
e senti di essere il niente
e in fondo il niente è tutto
se solo accendi la luce.
Lascia che la vita ti afferri
rendendoti
d’ora in avanti
il suo stesso riflesso:
Imitazione della vita
Ho sempre pensato che quando si è in viaggio non ci si
sposti solo fisicamente: il vero viaggio è nella nostra mente. Però se a viaggiare si è in due, allora
matematicamente ciò si esprime con ∞2, dato che la mente umana è
davvero sconfinata…
Tutto ciò per dirvi e per raccontarvi questa scena dal mio
punto di vista. In viaggio con l’amico sul treno e ti arriva quello che non ti
aspetti proprio lì, sul tavolino di un Frecciabianca qualsiasi, quasi fosse un
kit di sopravvivenza: busta di caramelle gommose a forma di cuore e Moleskine.
Due secondi che mi hanno spiazzato, soprattutto perché prendendo
in mano il taccuino quello che vi ho scorto dentro erano rotori, divergenze, e
tanta altra robaccia matematica che non è parte fondamentale di questo
post. Ma no, non era quello il fine del
blocco, bensì un brainstorming per quello che dovrebbe essere il nuovo simbolo
rappresentativo del blog.
L’idea c’era, mancava il “nero su bianco”, che ovviamente si
è affacciato fra le mille pagine di quello storico libercolo bianco sporco, e
insieme a tratti sconfinati sulla carta cominciavano a fluire i discorsi, che
inevitabilmente finivano sul blog.
Uno dei discorsi di fondo è stato che a noi piace essere
parte di un blog aspecifico perché “ se un giorno dovesse succedere qualcosa di
brutto, chi mi ha conosciuto avrà in quello che ho scritto un pezzo di me, e
chi non mi ha conosciuto saprà chi sono stato” (concetto che in quel momento
non ho esplicitato io, ma che è stato più che mai calzante alla luce degli
ultimi avvenimenti di cui non vi sto a parlare…). Aspecifico ma non a-tematico,
come vi ho già raccontato in un altro post (http://imitazionedellavita.blogspot.it/2014/01/blog-bloche.html#more),
perché è bello riflettere a voce alta, è bello fare in modo che, se il nostro
sguardo si poggia anche solo per un secondo per ammirare la meraviglia di un
oggetto, di un istante o di qualsiasi altra situazione, tutti possano essere
resi partecipi di quel qualcosa. I momenti durano poco, in pratica un attimo,
ma possono essere di una bellezza incredibile, o comunque attirare la nostra
attenzione. Cerchiamo di porre la nostra attenzione solo sulle cose più belle,
e godiamocele fino in fondo, fino all’ultima stilla di dolce nettare di
emozione che ne possa derivare…
In queste frasi trovate quello che è un anticipo del nuovo
logo del blog: una farfalla stilizzata che poggia aiutando a delineare la
parola “LIFE”. La farfalla vive poco, ma è un concentrato di bellezza che
poggia solo sui fiori più belli, ed è questo quello che vogliamo sia la vita
che vi raccontiamo e che voi, seguendoci, ci raccontate. E ci raccontate tutto
con i vostri like, le vostre visite, da ormai 2 anni da oggi, perché se esiste
un “happy blogday” per noi è il secondo e vi ringraziamo di tutto questo.
Partecipate, scriveteci ,chiedeteci, criticateci, amateci, odiateci, like,
dislike quello che volete, ma se anche un secondo della vostra vita lo dedicate
a poggiare lo sguardo su quello che vogliamo comunicarvi allora ci renderete il
fiore più bello.
Vi abbiamo parlato di cinema, di relazioni personali, di
destino, di sliding doors e di tecnologia, di fede e di scienza, del subatomico
e dei legami universali, sempre con ironia, con voglia di cercare critica e
approvazione, e con la voglia di regalarvi in pochi caratteri un momento tutto
nostro e vostro per riflettere, per un “ah però” o per un “ma che c***o dice” o
per qualsiasi altra esclamazione.
Grazie, davvero grazie per essere così tanti e per seguirci.
E un piccolo regalo per farvi sorridere di quanto siamo “scarsetti” nel disegno
ve lo facciamo: vi facciamo vedere le pagine dell’agenda Moleskine famosa.
E insieme a queste immagini, nelle quali si intravede già il
nuovo logo, vi racconto un piccolo aneddoto sul simbolo. Eravamo, come vi ho
detto prima, sul treno mentre pensavamo a questo logo, e la farfalla ci piaceva
molto come idea, ma qualcosa comunque continuava a farci riflettere e dubitare.
Ci trvavamo in metro verso la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, dove è
affrescato il cenacolo di Leonardo. Scendiamo dalla metropolitana e,
continuando a riflettere sul logo, saliamo le scale per “tornare a riveder le
stelle” ed ecco cosa ci si para di fronte:
vi ho scritto tante volte del destino, e questa è ancora una
volta una prova di quello che vi ho raccontato.
Happy blogday.
To you
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