giovedì 25 settembre 2014

Basta la parola!

Beh, le vacanze sono finite ed è giunto il momento di tornare a scrivere qualcosa.
In realtà non esiste un momento vero e proprio, ma sapete che se non trovo l' "ispirazione" non scrivo per tenere per forza aggiornato un sito.
Vabbé. Oltre a tutto ciò sapete anche benissimo che non sono uno che ritiene casuali le cose, ma piuttosto le ritiene causali, e in fondo legate l'una con l'altra.
Voglio invitarvi ad un esperimento:dovete pensare se c'è una parola che, in fondo, ha caratterizzato un certo periodo di tempo; sapete, le parole si possono presentare in svariati modi, in svariate forme, talvolta fisiche e talvolta più "figurate" o metaforiche.
Beh, la parola che ha caratterizzato la mia settimana è stata "piega", e siccome nulla accade per caso penso che questa parola sia legata ai miei pensieri settimanali.
Vedete, guardandovi intorno vi accorgerete che quel ronzio che sentite in testa, quel pensiero fisso che vi attanaglia, quel concetto che vi spinge a riflettere o quel problema che dovete risolvere ha un nome, e anche se volete scansarlo se il destino ve lo ha messo davanti non potrete farci nulla:è lì.
Riprendiamo il discorso: la piega può avere vari significati, e ora capirete come si è ripresentata in varie salse, e mi ha portato a pensare al concetto che vi sto esponendo in questo post, ossia che ogni periodo della vostra vita e della mia è e può essere caratterizzato da una parola.
Per tutti il pensiero del futuro è forte, tutti ogni volta che fanno qualcosa sono proiettati in avanti, tutti danno per scontato che il Sole sorgerà anche domani, e tutti si chiedono, in un momento di cambiamento, quale piega prenderà la propria vita. Beh, è proprio da questo pensiero che è iniziato il tragitto, che poi è andato avanti quando mia madre ha preso a stirare con la nuova pressa da stiro, ha iniziato con facilità ad allisciare qualsiasi piega, a spianare camicie e magliette che hanno un inizio e una fine, un colletto, delle maniche, un bordo. Hanno un punto dove infilare la testa, delle parti per le braccia, e un tronco centrale che copre il cuore dalle intemperie. In fondo, stirare vuol dire condurre ad un percorso normale qualcosa che non stava più come prima, e qualcosa che ogni volta presenta pieghe diverse che scegliamo di stirare, altrimenti non si può indossare un capo a testa alta.
Eh sì, la settimana è poi andata avanti, e altre pieghe si sono poste davanti ai miei occhi: quale piega prenderà la compagnia teatrale, le meravigliose pieghe degli iphone (e qui ho riso proprio tanto), ecc... ma proprio lavando i piatti ho pensato che, forse, ogni nostra settimana, ogni periodo importante della nostra vita possa essere fondamentalmente riassunto, racchiuso in una parola, con significati dei più svariati, con sfumature dolci e meno dolci.
Vi spingo a pensare alla vostra settimana, a quello che avete trovato la mattina a lavoro, al gusto di caramelle o chewing gum che avete scelto in questi giorni, al gelato mangiato o che mangerete, al concetto che vi riempie la mente, alla prima parola che vi balza in testa. Ecco, quella è la parola della vostra settimana.